In questi giorni sembra che l’unico problema sia non poter andare a cena al ristorante. Ma non eravamo tutti impoveriti per il Covid? E quando io ero piccola al ristorante si andava ogni tanto, magari per una festa, non tutte le sere. Capisco che i ristoratori chiedano aiuto, ma tutti gli altri che vengono penalizzati dalle restrizioni? Qualcuno ha lanciato l’iniziativa #adottaunristorante nel senso che ognuno si deve impegnare ad andare a prendere cibo take away una volta a settimana. Potrei rispondere lanciando #adottaungiornalistafreelance oppure #adottaunattore o #adottaunconsulenteapartitaiva etc etc etc. Se in primavera con il lockdown totale, tutto era più chiaro, adesso, con questi continui cambiamenti (chi può stare aperto e chi no), la questione è molto più complessa e, soprattutto, rischia di mettere gli uni contro gli altri. Perché sembra che venga accontentato chi fa la voce più grossa. A fare l’avvocato del diavolo, mi viene da pensare che dividere il popolo è l’arma migliore per tenerlo in pugno. Ma capisco che il Covid è davvero una patata bollente. Qualsiasi governo si sarebbe trovato impreparato. Che cosa succederà nei prossimi giorni? La curva dei contagi va verso l’impennata, il problema sono gli ospedali. Non solo le terapie intensive, ma anche gli ospedali normali. Perché la gente si ammala e muore anche di altro. Ci sono alcune visite in Veneto demandate al 2022. Stiamo ad aspettare il vaccino come se fosse la soluzione a tutto? Fingendo di non vedere quanta complessità c’è dietro ad un vaccino. Non abbiamo ancora trovato quello per la malaria. Ci chiudiamo in casa di nuovo? Le persone sole rischiano davvero di sviluppare depressioni e malattie mentali. E la debacle economica. Fine del ceto medio. Poveri sempre più poveri. Ricchi sempre più ricchi. Credo che dovremo accettare la presenza di questo virus tra noi, conviverci, con le dovute precauzioni, prima o poi si capirà se si è abbassata o si abbasserà la soglia di pericolosità, forse si capirà anche perché in alcuni soggetti è più pericoloso che in altri… Forse ci saranno altri virus. Le epidemie nella storia non sono mancate. Cerchiamo di vivere questo tempo nel modo migliore accettando che non siamo onnipotenti, anzi, che siamo fragili, e che il mondo che ci eravamo costruiti sta crollando come un castello di carte. Che non possiamo dominare la natura, il terremoto in Grecia ce l’ha ricordato per l’ennesima volta. L’unica certezza è che non ci sono certezze.
©2020 Romina Gobbo
pubblicato 2 novembre 2020