Quando accade un fatto come la guerra in #Ucraina, avvengono due cose. La polarizzazione, da una parte i buoni e dell’altra i cattivi, senza se e senza ma. Cosa che in una guerra non è mai vera. In una guerra, bianco e nero non esistono, esiste tanto grigio e tanto marcio. Ma soprattutto ci si dimentica della storia. La storia che oggi è bistrattata anche nelle scuole. Invece, sta tutto lì, perché nulla accade per caso. C’è una storia lontana ed una più recente, ma il passato non è mai passato veramente, allora basta ampliare lo sguardo e le cause si trovano. La guerra in Ucraina è il clou di una serie di eventi precedenti, sfide, provocazioni, ammassamenti di truppe. Agli uomini piace tanto giocare a chi ce l’ha più lungo.
E poi il gas. La questione ha a che fare con la Libia, con l’Algeria, con trivelle sì e trivelle no nel Mediterraneo. Sono scelte politiche che comportano conseguenze. Allora bisogna andare a vedere chi ha fatto le scelte. Lasciamo perdere la competenza politica, non pervenuta da decenni ormai. Andiamo invece a guardare le convenienze economiche, gli interessi, spesso privati che interferiscono con quelli pubblici. Il verbo “interferire” in questo caso è un eufemismo.
E, per la nostra Italietta, chiediamoci anche quanto i nostri governi sono liberi di agire in politica estera. Se non fosse tragico, ci faremmo una risata.
Libertà, democrazia, autodeterminazione dei popoli: parole vuote.
#rominagobbonews
© 2022 Romina Gobbo pubblicato sabato 26 febbraio 2022 su LinkedIn e Facebook