Burkina Faso. Finalmente il piede sul suolo africano

Comincia oggi il mio diario di viaggio in terra d’#africa .

DAl #burkinafaso CON FURORE


Partire dai 5 gradi di Venezia e atterrare dopo un giorno di viaggio in #burkinafaso, a #ouagadougou , ad una temperatura di 40 gradi, richiede prima di tutto l’essere in buona salute. Perché davvero si scende dall’aereo e si riceve uno schiaffone di aria calda.
Lo step successivo è l’incontro con l’autista, Sylvestre, il prezioso ragazzo che mi accompagnerà per tutto il periodo e che mi risolverà più di qualche problemino. Con lui ad accogliermi monsignor Pier Giorgio Debernardi, vescovo emerito di Pinerolo (To), che mi ha voluto qui. Dobbiamo inaugurare i pozzi che mons. Debernardi con la sua onlus Acqua nel Sahel, con l’arcidiocesi di Pinerolo, e con tanti benefattori, ha contribuito a realizzare.

A questo punto si tratta di sistemarsi. E qui mi viene in aiuto la onlus Movimento Shalom di San Miniato, in Toscana), che nella capitale burkinabé gestisce alcune strutture, a cominciare dall’ostello dove sarò ospite. Ma prima un cappuccino al ristorante “Cappuccino”, quello che nel 2016 fu assaltato dai #terroristi di al-Qai’da nel Maghreb Islamico e al-Murabitun. 30 morti, tra cui un bambino italiano, e 56 feriti. Comincia da qui il mio lavoro in una terra martoriata dagli #jihadisti.

E adesso via, perché c’è da da conoscere un paese in un tempo sempre troppo breve.

Alla prossima puntata.

#rominagobbonews#cronachedallafrica

© 2022 Romina Gobbo 

pubblicato mercoledì 23 marzo 2022 su LinkedIn e Facebook

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