Verona. Missionarie comboniane, promessa che continua

«Questa mostra risponde ad un desiderio profondo che avevamo in occasione del nostro 150esimo anniversario di fondazione. Volevamo raccontare una storia viva, che cammina con la città di Verona, e con tutte le nostre missioni nel mondo. E volevamo anche poter offrire alle nostre nuove generazioni questa casa quale luogo dove poter conoscere il nostro patrimonio storico e culturale, per permettere ad ogni comboniana di rinforzare il proprio senso di appartenenza, di identità». Così suor Luigia Coccia, superiora generale delle missionarie comboniane, ha raccontato il significato della mostra “Una promessa che continua”, inaugurata mercoledì scorso nei locali della casa madre di via Santa Maria in Organo 1, a Verona. Un appuntamento organizzato per ricordare i 150 anni dalla fondazione dell’Istituto. Infatti, proprio il 14 settembre 1872, Daniele Comboni accompagnò le prime suore in formazione nella nuova casa appena aperta. La celebrazione è stata anche l’occasione per ricordare suor Maria De Coppi, la consorella uccisa la scorsa settimana in Mozambico, durante un raid jihadista. La sua testimonianza è apparsa nel video, realizzato da Mediacor srl, che ha ripercorso i 150 anni. «Sono molto onorato di essere qui a celebrare questa ricorrenza – ha detto il sindaco di Verona Damiano Tommasi -. Quello che la nostra città è riuscita ad essere nel mondo è anche grazie a voi grandi ambasciatrici».

«La Diocesi di Verona è orgogliosa delle missionarie comboniane che sono parte viva della propria realtà, non solo perché qui abbiamo la casa madre, ma anche perché tante sorelle sono partite da questo territorio per andare a servizio nelle missioni di tutto il mondo – ha affermato il vicario generale, monsignor Roberto Campostrini -. La mostra dei 150 anni dice non solo della fecondità di una storia, ma anche di come questa storia può diventare feconda per il domani, per tanti fratelli e sorelle che, accogliendo la bellezza della chiamata missionaria, in tante parti del mondo possono sentire la voce del Signore ed essere testimonianza di come è bello essere amati da Lui». «Il nostro Giubileo ha per tema una promessa che continua – ha concluso suor Esperance Bamiriyo, superiora della casa madre -. Che la promessa continui con ognuna di noi. Ognuna per come può. Molto grate della vicinanza di tanti amici e amiche, ringraziamo il Signore per quello che ha già fatto in noi, che fa e che farà, affinché la nostra storia possa sempre continuare».

Prossimo appuntamento il 6 ottobre quando, durante il Capitolo generale, riunito a Verona, ci sarà una veglia di preghiera in ricordo di suor Maria De Coppi, guidata da don Giuseppe Mirandola, direttore del Centro missionario di Verona. La mostra è parte di un progetto più ampio di ridefinizione dei locali di casa madre con l’obiettivo di accogliere l’archivio in arrivo da Roma, e realizzare un piccolo museo e un allestimento permanente di foto, video e oggetti. La mostra resterà a Verona fino al 25 ottobre. Poi andrà itinerante nelle altre sedi della congregazione. Per visitarla, è necessario prenotare al numero 045.8006639.

© 2022 Foto e testo di Romina Gobbo 

pubblicato su Avvenire - domenica 18 settembre 2022 - pag. 15

Foto di copertina: suor Luigia Coccia, superiora generale missionarie comboniane
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