Brugnotto vescovo di Vicenza. «Lo sguardo fisso su Gesù»

«Pace a voi»: con questo augurio si è aperto il messaggio alla comunità vicentina di monsignor Giuliano Brugnotto, nominato da papa Francesco nuovo vescovo di Vicenza, la diocesi posta “sotto il manto” della Madonna di Monte Berico. L’annuncio ufficiale è stato dato ieri mattina, in contemporanea con la Sala Stampa Vaticana, a Vicenza, nella chiesa del Centro diocesano “Onisto”, da parte del vescovo Beniamino Pizziol, che lascia per raggiunti limiti di età, e a Treviso, nel salone ducale del vescovado, dal vescovo Michele Tomasi. Monsignor Brugnotto, infatti, arriverà proprio dalla diocesi di Treviso, dove ricopre l’incarico di vicario generale.

Il messaggio ha colpito positivamente la comunità vicentina, soprattutto per la volontà annunciata di agire sempre «tenendo fisso lo sguardo su Gesù». Come ha poi ribadito Pizziol: «Gesù resta sempre il centro. Ringrazio monsignor Brugnotto – ha continuato – per questo messaggio che dice di una visione di Chiesa dal respiro missionario». Pizziol, che fino all’ingresso a Vicenza del nuovo pastore ricoprirà il ruolo di amministratore apostolico, ha anche ringraziato papa Francesco per aver accettato le proprie dimissioni presentate la scorsa primavera, tre mesi prima del compimento dei 75 anni, e ha ringraziato la Diocesi di Treviso per il dono del suo successore.

Giuliano Brugnotto, 58 anni, originario della parrocchia di Mignagola di Carbonera, è il primogenito di Elia, 89 anni, e di Luciana, 84, e ha due sorelle. Entrato nel Seminario vescovile di Treviso in prima media, è stato ordinato presbitero dal vescovo Paolo Magnani il 19 maggio 1990. Dopo aver ripercorso la propria storia familiare, formativa e della vocazione sacerdotale, ha detto: «È con non poca trepidazione che ho accolto la richiesta di papa Francesco. La considero un invito a “prendere il largo”, a lasciare legami e progetti per andare a testimoniare la risurrezione di Gesù Cristo, vivendo la gioia del Vangelo là dove lui mi invia». E poi l’affidamento ai santi patroni delle due Chiese di Vicenza e Treviso: san Liberale, san Pio X, san Gaetano Thiene, san Vincenzo di Saragozza, e a Maria, Madre di Gesù e Madre nostra, venerata a Vicenza con il titolo di Madonna di Monte Berico.

«Lo scorso 20 settembre, il nunzio apostolico in Italia, Paul Emil Tscherring, mi ha informato con una lettera che il Santo Padre aveva nominato monsignor Brugnotto vescovo di Vicenza – ha raccontato Tomasi a Treviso -. Ho subito pensato che si trattava di una buona notizia. I motivi che mi spingono ad affermarlo sono gli stessi che sono causa di altri sentimenti, forse più egoisti, ma altrettanto sinceri, e un po’ malinconici per la sua partenza. Egli sarà un buon vescovo, un pastore affidabile e appassionato per la Chiesa di Vicenza. Ora è il momento della gioia». Brugnotto manterrà le funzioni di vicario generale della diocesi di Treviso fino alla convocazione diocesana del cammino sinodale che si terrà il 23 ottobre.

Applausi riconoscenti hanno accompagnato l’annuncio a Treviso, applausi ricchi di aspettative hanno accompagnato invece l’annuncio a Vicenza. Brugnotto ha chiesto che eventuali doni per la sua partenza da Treviso siano destinati come offerte alla “Missione Shahbaz Bhatti”, di cui la diocesi di Treviso fa parte. Nata a sostegno delle missioni religiose in Pakistan, l’associazione è intitolata a Shahbaz Bhatti, cattolico pakistano, ministro per le minoranze religiose ucciso nel 2011 per mano di un gruppo terrorista.

© 2022 Romina Gobbo 

pubblicato su Avvenire - Catholica - sabato 24 settembre 2022 - pag. 19
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